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14 novembre 2025

Le nostre attività

Nuovo D.L. Sicurezza sul lavoro: Aifos in audizione al Senato

A disposizione la registrazione dell'intervento di Maria Frassine, Direttore Generale, ed Antonio Buccellato, Consigliere nazionale con delega alle relazioni istituzionali, la trascrizione verbale dello stesso e la memoria depositata dall'Associazione ed acquisita dalla Commissione.

Nuovo D.L. Sicurezza sul lavoro: Aifos in audizione al Senato

Il 13 novembre 2025 Aifos è stata accolta in audizione in merito al DDL 1706 (D.L. n. 159/2025 - Sicurezza lavoro e protezione civile) dalla 10ª Commissione permanente del Senato della Repubblica (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale).

A seguire mettiamo a disposizione la registrazione dell'intervento di Maria Frassine, Direttore Generale, ed Antonio Buccellato, Consigliere nazionale con delega alle relazioni istituzionali, la trascrizione verbale dello stesso e la memoria depositata dall'Associazione ed acquisita dalla Commissione.

SCARICA LA MEMORIA DEPOSITATA DA AIFOS

 

Antonio Buccellato, Consigliere nazionale con delega alle relazioni istituzionali

Buongiorno, intanto grazie per la convocazione. Io introdurrò l'associazione, mentre il contributo tecnico verrà dato dal nostro Direttore Generale Maria Frassine.

Io sono appunto un formatore, un consulente che aderisce alla nostra associazione che ormai è di primaria importanza sul territorio nazionale. Negli ultimi vent'anni associa, per darvi un pochino dei numeri della nostra rappresentanza, circa 2.500 fra professionisti e aziende. Le 600 aziende, che è un numero, devo dire, piuttosto importante, calcolate che occupano oggi tra i 9.000 e i 9.500 dipendenti che fanno parte di questo mondo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Abbiamo notato, fra l'altro, negli ultimi anni proprio la necessità di rappresentanza che noi ci sforziamo di portare avanti nel modo migliore possibile. In termini di attività, Aifos nasce principalmente nel settore della formazione, ma come sapete, negli anni la consulenza e la formazione si sono legate in modo indissolubile, spesso. Calcolate all'incirca nel 2024, tra dato più recente, abbiamo formato 262.521 persone fra aula, formazione a distanza e e-learning.

Questa attività, logicamente, anche a livello economico ha un impatto piuttosto importante. Mi permetto di far notare come la nostra associazione ha da sempre portato avanti, nonostante i numeri, un controllo capillare di ogni attestato emesso dalla nostra associazione. C'è una centralizzazione, una verifica di registri, programmi e partecipazione che permette, appunto, di verificare se la formazione è reale oppure se, quando in certi casi ancora scopriamo che questa cosa, ciò non avviene.

Soprattutto le difficoltà, lo sappiamo tutti, sono nelle micro aziende di cui il nostro tessuto è purtroppo ancora ricco. Sotto l'aspetto culturale, le variazioni e gli miglioramenti [apportati dal Disegno di Legge, NdR] sono notevoli, in modo trasversale. Lo abbiamo notato anche per, appunto, le piccole aziende e i professionisti. Per cui anche il contributo di chi tutti i giorni si trova ad operare in questo delicatissimo settore ormai è importante.

Quindi vi ringraziamo per questo incontro. Prego, Maria.

Maria Frassine, Direttore Generale Aifos

Grazie, buongiorno a tutti.

Io commenterò solamente alcuni articoli che riteniamo più rilevanti, proprio per questioni di tempo e poi naturalmente. Ci sarà invece una disamina più approfondita nella relazione che andremo a depositare.

Sicuramente questo decreto è composto da diversi provvedimenti. In realtà poi si rinvia a tanti decreti attuativi che dovremo poi, appunto, andare a vedere nel dettaglio per realizzare concretamente l'efficacia, nel senso che l'efficacia di queste misure dipenderà proprio dalla capacità poi di tradurle all'interno della pratica quotidiana del lavoro e questo non sempre nelle previsioni di legge poi viene considerato.

Partendo, per esempio, dal tema iniziale della introduzione del badge di cantiere, sicuramente può essere una disposizione che contribuisce a costruire trasparenza e responsabilità, ma dovremo poi, appunto, verificare come verrà concretamente attivato. Soprattutto perché, essendo uno strumento digitale, bisognerà verificare l'operatività anche nelle zone non coperte, per esempio, dalla rete. Sappiamo che i cantieri spesso vengono anche posizionati in, appunto, territori dove non c'è una reale copertura di rete e questo potrebbe poi creare anche delle incertezze o dei blocchi al tipo di lavoro che viene fatto.

La misura del badge di cantiere è collegata anche al tema della patente a crediti e delle sanzioni su cui, appunto, il decreto insiste. Naturalmente è importante il tema dei controlli per produrre un effettivo innalzamento dei livelli di sicurezza, ma in realtà la sanzione non può diventare poi il cuore centrale perché deve essere solamente uno strumento finale, poi per un percorso che invece deve partire dalla sensibilizzazione, dalla formazione e dallo sviluppo della cultura della sicurezza. Per cui, in questo decreto, ci sono anche una serie di provvedimenti o di disposizioni che entrano nel merito della formazione e della sensibilizzazione.

Quello a cui noi teniamo particolarmente è però che ci sia un'uniformità di applicazione delle regole a livello nazionale perché le regioni in molti casi poi applicano all'interno delle loro normative regionali delle modifiche a quanto è previsto dalle normative nazionali, e questo concretamente impatta poi sulle attività delle aziende, non solo degli operatori della sicurezza che noi rappresentiamo, ma anche concretamente di tutti i committenti e di tutte le aziende che operano sul territorio.

Il provvedimento contiene anche degli interventi tecnici specifici sul tema per esempio dei dispositivi di protezione, dei sistemi di protezione da cadute all'alto e di scale verticali. In questo caso sarà fondamentale definire però bene in sede di conversione anche l'ambito di applicazione perché per esempio quanto è stato previsto con le modifiche delle soglie sul tema delle scale verticali in realtà ha fatto sì che dal 31 ottobre circa un milione di scale non sia più a norma. Quindi già oggi noi ci ritroviamo in una situazione in cui concretamente chi utilizza queste attrezzature in realtà sta andando oltre a quanto ormai è appunto entrato in vigore e naturalmente invece sarà opportuno in sede di conversione prevedere un termine di adeguamento e capire anche concretamente le attività che potranno essere fatte bene in ambito di applicazione.

Arrivando invece alle previsioni contenute in tema di formazione, che è un po' il core della nostra associazione, come già anticipava il nostro consigliere nazionale ci sono alcuni aspetti che vorrei sottolineare. Bene all'articolo 5 l'introduzione del obbligo di aggiornamento di formazione degli RLS anche per le imprese con meno di 15 dipendenti. O meglio, c'è stata una specifica di questo aspetto che può far far venire meno quell'incertezza che c'era fino ad oggi sul fatto che fosse o meno da aggiornare l'RLS per queste realtà con meno di 15 dipendenti. Però viene rinviata la contrattazione collettiva a questo provvedimento e quindi anche in questo caso il problema che si potrebbe creare è che se la contrattazione collettiva poi non va a disciplinare questi aspetti si possa creare un ulteriore limbo di incertezza che invece appunto dobbiamo evitare.

Sul tema sempre della formazione molto importante è stato introdotto riferimento alla creazione di un fascicolo elettronico del lavoratore in cui deve confluire tutta la formazione. Bene, ricordiamo però che era già previsto nelle precedenti disposizioni il libretto formativo del cittadino che non è mai entrato in vigore concretamente!

Vado a sottolineare solamente alcuni altri aspetti importanti in particolare l'articolo 6 che definisce l'accreditamento per i soggetti formatori che deve tornare ad essere un argomento di intesa tra Stato e Regioni e questo lo riteniamo fondamentale per evitare, come anticipavo prima, che ci sia un principio di applicazione difforme sul territorio nazionale. In modo da garantire alle aziende di lavorare in modo uniforme su questi aspetti.

Bene anche l'introduzione del tema molestie e condotte violenti su luoghi di lavoro come passaggio strategico perché ormai le dinamiche organizzative impattano sui fattori di rischio come quelli di natura fisica e territoriale.

Andando poi alle conclusioni: che cosa però sono gli aspetti migliorabili aspetti migliorabili. Sono innanzitutto il fatto che ci sia - fondamentale questo tema – un’applicazione uniforme e coordinata sul territorio nazionale in termini di vigilanza, in termini di applicazione della normativa. È stato omesso rispetto a una bozza iniziale il tema della revisione del danno biologico, che comunque è un elemento su cui invece bisogna ragionare così come è stato esclusa l'ipotesi di un titolo bis inserito proprio all'interno del Decreto 81/08 dedicato al tema importantissimo degli spazi confinati.

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